9 febbraio 2009
IN PIAZZA IL POPOLO DELLA COSTITUZIONE
Ravenna conferma il suo storico legame con la parte migliore della nostra storia repubblicana, la Costituzione del 1948.
A Ravenna, nel 1946, ci fu la più alta percentuale di voti per la Repubblica e, nel 2006, la più alta percentuale di NO al Referendum per sottrarre la Costituzione alla aggressione di chi voleva stravolgerla.
E sono bastate poche ore di lavoro del Comitato in Difesa della Costituzione e del Comitato per la Legalità e la Democrazia, per dare vita ad un presidio che, di nuovo, ha inteso dire con fermezza NO a nuovi stravolgimenti della nostra Carta.
Circa mille persone “armate” solo di Costituzione, tenuta saldamente in mano con cartelli altrettanto chiari “Giù le mani dalla Costituzione”, hanno sostato per più di un’ora di fronte alla Prefettura, in piazza del Popolo.
Se per popolo si intende soprattutto una identità cosciente e determinata, possiamo dire che a Ravenna il popolo della Costituzione c’è, in una rete unitaria che non si vedeva da tempo.
Hanno riempito la piazza molte cittadine e cittadini venuti spontaneamente; molte le adesioni e le presenze di rappresentanti di associazioni, partiti, movimenti, con loro bandiere, con loro volantini e comunicati, ANPI, CGIL, ARCI, Associazione Mazziniana, Circolo Cooperatoti Ravennati, Legambiente, Associazione per la Sinistra, Giovani Comunisti, Giovani Democratici, Italia dei Valori, Partito Democratico, Partito dei Comunisti Italiani, PRI, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Verdi.
Di particolare significato la presenza di rappresentanti di numerose Associazioni di cittadini immigrati, e una nutrita rappresentanza del Comitato in Difesa della Costituzione di Faenza.
Una delegazione dei due Comitati, con il sindaco Fabrizio Matteucci che ha partecipato, con il Vicesindaco Mingozzi e la sindaca di Bagnacavallo Laura Rossi, al presidio con la Costituzione in mano, è stata ricevuta dalla Signora Prefetto Floriana De Sanctis, che invierà la nota a Lei consegnata alla Presidenza del Consiglio, alla Presidenza di Camera e Senato, al Presidente della Repubblica.
A chi cerca un nuovo collante civile e democratico e sembra non trovarlo, facciamo notare che il collante c’è già, ed è la Costituzione del 1948.
Speriamo sia vicino il tempo in cui il popolo della Costituzione non sia più chiamato a difendere la Carta, ma ad attuarla.
Un ultimo pensiero alla famiglia Englaro.
Eluana riposa in pace.
Siamo grati a una famiglia che ha trasformato un disperato dolore privato in impegno civile, che potrà consentire al popolo della Costituzione di procedere con una maggiore consapevolezza dei suoi diritti, dei suoi doveri. Restiamo in attesa di una legge che regoli il testamento biologico nel pieno rispetto della lettera e dello spirito della nostra Costituzione, che mette al centro la dignità della persona e la sua libertà.
Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna
Comitato per la Legalità e la Democrazia di Ravenna
10 febbraio 2009
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