Da: Francesco Baicchi
Mi rendo conto che i ritmi e i toni della Associazione sono lontani dai
nostri, ma credo che dobbiamo prenderne atto, accettando che lo stesso
obiettivo possa essere perseguito con strumenti diversi.
Eviterei di ricadere nella vecchia mania (in particolare della sinistra) di
considerare avversari o 'traditori' quanti usano un linguaggio diverso pur
essendo dalla nostra stessa parte. Mi pare che i risultati li stiamo già
vivendo.
L'Associazione, anche per i ruoli rivestiti da molti suoi membri (in
particolare magistrati e docenti, ma anche parlamentari, ecc...) tende ad
esaltare alcuni aspetti formali, ma non per questo sarebbe meno essenziale,
per esempio, in una nuova battaglia referendaria.
Per quanto riguarda il referendum Guzzetta: anch'io ricordo una presa di
posizione netta, che sicuramente ritroverò quanto prima; comunque la
posizione nel merito (contro) non è sicuramente mutata, come non è mutato il
giudizio negativo sulla legge attuale. Dal punto di vista operativo non
credo però che verrà compiuta una scelta ufficiale fra il voto contrario e
l'astensione (eticamente riprovevole ma sicuramente più efficace).
Non credo nemmeno che all'Associazione possiamo chiedere di entrare nel
confronto politico con quanti nel governo Prodi hanno ritenuto di non
presentare una proposta di nuova legge (non mi sembra che su posizioni
'tiepide' ci fosse solo il PD), né di sostenere una propria proposta, perché
questo non é il suo ruolo.
Per concludere: non vedo contraddizione fra il lavoro che può fare
l'Associazione e quello della Rete dei Comitati, che sono entrambe
essenziali e possono utilmente sommarsi, in particolare se si evita di
identificarsi con posizioni rigidamente 'partitiche', che escluderebbero la
massa di quanti oggi non si riconoscono in nessuna delle attuali forze
politiche.
Detto questo: si può sempre fare meglio e tutti i suggerimenti e le critiche
sono utili. Continuiamo così.
Saluti
Baicchi
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